No, ma è stato tutto bellissimo da inizio settimana.
L’attacco corale contro il gol di Acerbi irregolare, la propaganda di Mourinho e Caressa con annessi FraccazzidaVelletri e la Lazio che ha sbattuto in faccia a alla combriccola la propria risposta.
Così ha guardato dall’alto verso il basso determinate dinamiche per nulla oggettive. 
Con il comunicato ufficiale da parte della società biancoceleste è caduto l’ultimo baluardo della “Resistenza dei due pesi e trenta misure” in opposizione all’ intero sistema.

Il comunicato ha messo in evidenza come poche volte era accaduto negli ultimi anni, la realtà delle cose, che si gioca in campo e non nei salotti televisivi, che i giornalisti dovrebbero essere più professionali senza urlare come pescivendoli sbandierando la propria fede calcistica e, anche solo per quei brevi, fugaci, momenti di godimento, sarò riconoscente all’addetto stampa da Formello FOREVER and ever.

Comunque, a parte tutto, sono proprio contenta per la partita contro lo Spezia, ho avuto i miei dubbi, ho avuto il sentore che fossimo entrati nella realtà parallela dove bisogna bere un gin tonic -avoglia col  gin e poco tonic- per sopportare la noia galattica e invece Acerbi ha zittito tutti con un gol provvidenziale, me compresa. 
E se anche le cose sono state poi spoetizzate dai fatti, nulla cancella che almeno i 3 punti c’hanno riportato al 5 posto in classifica.
Perché Sarri parla e gli altri chiacchierano.
Ogni riferimento non è minimamente casuale.

Il bello della Lazio è che riesce sempre a stupirti.
Quando pensi che si sia toccato il fondo, la partita successiva non scava ancora un pochettino di più, anzi, ti accende un barlume si speranza .Ci vuole grande maestria, eh.

SITUATION…
In corsa per l’Europa League ci sono Roma, Lazio, Fiorentina e Atalanta. E il destino dei biancocelesti, come riportato dal Corriere dello Sport, è da scrivere.
Tenere il fiato e non sminchiare il rush finale.
Vincendo due partite su tre, in casa contro Sampdoria e Verona o in trasferta con la Juventus, la Lazio finirebbe nella peggiore in Conference League. 

Ecco la Lazio è questo.
Prendere una squadra e mischiarla tra partite ad minchiam e la bellezza, innaffiarla di luoghi comuni ed appioppare colpe random a calciatori e mister, per poi immergersi nella gioia gaudio. 
Manco il rendimento di Patric è stato altrettanto altalenante. Follia pura.

Dopo il clamore suscitato dalla discutibile prestazione a Torino,, il caro-biglietti, il “caso Acerbi” che sminchiò un pareggio contro il Milan, la dichiarazione di Mourinho, m’ero rassegnata a finire il campionato  ai limiti dell’horror.

Che arrivassero DOVEROSE SCUSE sul campo ad una tifoseria che quelle scuse spesso le PRETENDE dai suoi giocatori , COME MINIMO io ‘na vittoria (contro lo Spezia) me l’aspettavo.
Dopo i macigni epici mandati giù a forza e col rischio di cadere nel trappolone dello scazzo, peraltro.

Perdersi tra astio e meme al vetriolo.
E proprio ACERBI CHE HA BATTUTO I RAGAZZI DI THIAGO MOTTA, ha fatto venire giù il mondo.

Da giorni sui social non si è parla di altro, è un asfittico susseguirsi di tweet e di commenti, si è espresso chiunque, dai giornalisti al mio ortodinzista di fiducia.
Era stata solo la ciliegina sulla torta di una stagione che, nonostante l’euforico inizio, ha faticato per lunghi tratti ad appassionare davvero i tifosi. Ed i risultati lo dimostrano, insomma.

Sempre le stesse dinamiche trite e spremute fino all’osso, sempre gli stessi siparietti, sempre gli stessi silenzi intoccabili e le stesse superflue dichiarazioni.
Ed io ho assistito al baraccume con la stessa faccia immutabile tipo manichino di Oviesse.
Pensate a quante smorfie avrei potuto fare se i muscoli facciali m’avessero accompagnata!

Del resto mi sono scocciata di commentare, in generale mi sono scocciata di commentare, fateci vedere il trash bello, a ‘sto punto.

Mi sono annoiata, basta, non voglio più commentare niente, tanto il commento possibile in tutti i mondi e in tutti gli universi è il seguente: Er più pulito c’ha la rogna.

Simplemente, Xoxo.

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